Che cosa significa insegnare?
Libreria Linea d’Ombra, mercoledì 11 febbraio ore 18.30.
LIBRERIA LINEA D’OMBRA
mercoledì 11 febbraio ore 18.30
CHE COSA SIGNIFICA INSEGNARE?
Eleonora de Conciliis
Cronopio edizioni
Insegnare vuol dire, alla lettera, imprimere nella mente, fare un segno (signum) dentro qualcuno, avviare un processo attraverso un linguaggio che scrive, incide l’interiorità psichica e così facendo non solo la apre, ma la crea. L’insegnamento produce soggettività: in termini foucaultiani, è una tecnica di governo degli altri che implica il governo di sé, una forma di sapere-potere che è in grado di formare anche l’oggetto su cui si esercita. Questi due significati (segno e governo) si rimandano l’un l’altro e ne dischiudono un terzo, poiché l’insegnamento non è solo trasmissione di un sapere che ha il potere di incidere e con ciò produrre il (s)oggetto; per chi lo impartisce e per chi lo riceve, esso è anche un sintomo che, nel quadro clinico della civiltà contemporanea, compare insieme ad altri come spia di una condizione patologica.
A dialogo con l’autrice, Paolo Perticari e Francesco Vandoni
Eleonora de Conciliis è docente di Filosofia e Storia nei licei statali; ha svolto attività di ricerca presso l’Università degli Studi Napoli “Federico II” e l’Università degli studi di Salerno; dal 2006 al 2014 è stata caporedattrice della rivista di critica filosofica Kainòs. Studiosa di alcune figure della cultura ebraica diasporica (Benjamin, Canetti, Kafka, Levinas) e della sociologia tedesca (Simmel, Elias), da alcuni anni si occupa di Foucault, Baudrillard e Bourdieu. È autrice di numerosi articoli e diverse monografie, tra cui Il lusso della differenza. Ipotesi sul processo di soggettivazione (Filema 2006); Pensami, stupido! La filosofia come terapia dell’idiozia (Mimesis 2008), Il potere della comparazione. Un gioco sociologico (Mimesis 2012).
Paolo Perticari è docente di Pedagogia generale all’Università di Bergamo. E’ tra i promotori del Centro di Ricerca Universitario sulle Didattiche. Tra i suoi libri: Attesi imprevisti (Torino, 1996); Pedagogia critica della prassi comunicativa e cognitiva (Bologna, 2005); L’educazione impensabile (Milano, 2006).
Francesco Vandoni, filosofo, Dottore magistrale in Psicologia, è membro associato dell’Associazione Lacaniana Italiana di psicoanalisi e socio Jonas, dove si occupa di adolescenza e scuola. Ha curato ii volume Legge, desiderio, capitalismo. “L’anti-Edipo” tra Lacan e Deleuze (Milano, 2014).
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